• Partiamo dalle origini, come nasce la tua passione per la musica e per l’opera?

 

La mia passione non è iniziata in un momento preciso ma si è sviluppata con il tempo, grazie alla scuola e alle lezioni di musica sono passata al coro, alla musica da camera, sinfonico, lieder ed ora eccomi qui.

 

  • Sei stata la prima artista donna egiziana ad esibirti sul palco del Teatro alla Scala, cosa ha significato questo per te?

 

È vero, c’è stato un tenore egiziano (uomo) che nel 1991 ha cantato in questo teatro ma essere la prima donna a rappresentare in qualche modo il mio paese è un grande onore. In Egitto conosciamo la Scala ma calcare questo palco è qualcosa di unico.

 

  • Sei molto attenta al sociale, infatti hai rappresentato l’Egitto alle Nazioni Unite per sostenere il diritto dei bambini all’istruzione attraverso la musica; perché bisogna sottolinearne l’importanza?

 

La musica parla della vita di tutti, non è e non deve essere un lusso; la sua forza consiste nell’insegnare ad essere una persona migliore anche se non sei musicista e non vieni da una famiglia di musicisti come nel mio caso. Credo inoltre che la musica classica debba essere una POSSIBILITÀ accessibile a tutti.

 

 

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