Cari amici di OperaLife, quest’oggi abbiamo l’onore di intervistare Eleonora Pacetti, la direttrice di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver ottenuto il diploma di pianoforte al Conservatorio con la lode, consegue la Laurea in Management per lo Spettacolo, studia canto lirico e compie il perfezionamento musicale. Eleonora Pacetti è stata anche nella giuria di concorsi internazionali e concorsi di canto, coach per vari cantanti, casting manager per Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari e molto altro ancora.
Benvenuta! Partiamo dal principio: che cosa ti ha fatto avvicinare al mondo del Management?
Anche se non ho mai smesso di sentirmi una musicista, ho sentito presto che il palcoscenico non era il posto per me, e che la mia natura mi portava a immaginare progetti. Studiare management, in questo senso, aiuta a “dare una forma alle cose”.
È stato difficile specializzarsi in così tanti campi? Qual è stato il percorso di studi più complesso?
Difficile forse no, ma sicuramente molto faticoso, nel senso che ha richiesto un impegno costante, spesso con delle tabelle di marcia implacabili, da quando sono entrata in conservatorio all’età di 10 anni.
La complessità per me sta nell’imparare cose che, di fatto, nessuno ti può insegnare, ma che non vuoi acquisire rischiando di fare errori sulla pelle degli altri. Come guidare i giovani artisti nella propria carriera, cercando di dare loro gli strumenti per diventare la migliore versione di se stessi… questa sì che è una cosa difficile! Così come molto difficile è stata la scrittura del mio manuale sulla preparazione alle audizioni per cantanti lirici, dove ho razionalizzato un argomento vasto e complesso, affinché diventasse un vero e proprio metodo e non una mera summa di “consigli”.