Siamo veramente contenti di ritrovare ancora una volta Eleonora Buratto, soprano di fama internazionale che ha calcato i palchi più importanti del mondo e che oggi si prepara a nuove avventure.
1. Buona sera Eleonora, ci eravamo lasciati nella scorsa intervista con alcuni debutti imminenti. Il debutto al Covent Garden e due ruoli meravigliosi, Elettra nell’Idomeneo e Luisa Miller. Cosa ti senti di raccontare a riguardo ai lettori di OperaLife?
Sono stati debutti molto importanti e ad ognuno attribuisco un significato diverso. La Royal Opera House era una tappa che sognavo e ho potuto vivere una città come Londra nel suo periodo prenatalizio, me ne sono innamorata! Il ruolo di Elettra è stato un debutto speciale, ma anche una dimostrazione di forza interiore e una promessa mantenuta. Ho dovuto affrontarlo nel momento più brutto della mia vita, quello della morte di mia madre, ma le avevo promesso che se fosse successo qualcosa a lei o a papà io sarei andata avanti comunque… e così ho fatto.
Luisa Miller invece ha segnato un momento importante nell’evoluzione della mia voce e nella scelta del repertorio per gli anni che verranno.
2. Nel frattempo, nonostante la tua giovane età, hai tenuto la tua prima Masterclass, un grande onore e una grande responsabilità. Come è stato trovarsi dall’altro lato della barricata? Senti in te la passione dell’insegnamento?
È stato molto bello, all’inizio prendi le misure sul cosa fare, sul cosa dire. C’è ancora tanto da imparare per diventare insegnante, ma ho tutto il tempo per farlo, nel frattempo ho la mia carriera. Sicuramente è un’esperienza che voglio ripetere, perché insegnare mi piace molto e non escludo che, più avanti, lo farò più spesso.