Artista dalla grande sensibilità e allo stesso tempo dal forte carisma. Il suo carattere le ha permesso di essere una tra le maggiori e migliori giovani stelle della lirica europea e, forse, mondiale. Per noi di OperaLife Ekaterina Sannikova, bellissimo soprano dal timbro che, in questo presente e nel prossimo futuro, ci riserverà delle meravigliose emozioni.

 

  • Quale è stata la persona che, più di ogni altra, ti ha spinto e supportato in questa scelta di vita e perché?

Penso di essere io stessa quella persona. Canto da quando ne ho memoria. È vero, il percorso verso l’opera è stato difficile: all’inizio volevo diventare un’attrice drammatica, poi mi sono interessata ai musical e solo a 18 anni ho capito di aver scelto un genere abbastanza difficile come carriera e che mi sarei potuta fermare lì [ride].

 

  • Nel 2017 il debutto al Mariinskij, un palco tanto importante quanto difficile. Quali sensazioni hai avuto quel particolare giorno?

Ad essere sinceri, ricordo a malapena quel giorno. Ero molto nervosa. Mi ricordo solo un pensiero che avevo, un po’ sciocco: “Canto al Teatro Mariinskij prima di diplomarmi al Conservatorio!”

 

  • Quali emozioni provi ogni volta che il sipario si alza e ti trovi davanti al pubblico di un teatro?

Dipende dal ruolo. Di norma, quando si alza il sipario, sono già entrata nel ruolo. Preferisco entrare in sintonia con il mio personaggio almeno mezz’ora prima. Pertanto, l’unico pensiero nella mia testa è: “Bene, andiamo”.

 

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