Siamo molto felici di essere in compagnia di Davinia Rodriguez, soprano affermato nell’ambiente internazionale e che sta conquistando sempre più il panorama italiano.

1) Siamo sempre curiosi di partire dalle origini: quando è stato il suo primo incontro con l’opera? Quando ha capito di voler diventare una cantante lirica?
Avevo 16 anni e durante il mio primo anno di conservatorio ho ricevuto l’invito a partecipare nell’opera “Cendrillon” di Massenet, nel ruolo della fata. Ho provato per la prima volta cosa volesse dire interpretare un ruolo in un’opera lirica su un palcoscenico e per di più nel teatro della mia città: il “Perez Galdós”. Ho capito la magia che si prova entrando nei panni di un personaggio e da quel momento ho capito che la mia vita sarebbe stata quella.

2) Come ha vissuto e quali emozioni ha provato al suo primo debutto?
Ero ancora una bambina e ricordo l’emozione e l’estrema felicità di quando è arrivato il giorno della prima, sentivo tutte le farfalline nel mio stomaco miste al senso di responsabilità che avevo; in quell’instate stavo mettendo in gioco tutto lo studio e la preparazione dei giorni precedenti e mi sentivo invasa da un’aurea speciale e mi sentivo veramente una vera fata.

3) Qual è il suo studio e la sua preparazione per immedesimarsi in un nuovo personaggio?
La prima cosa che faccio è iniziare dal libretto o ancora meglio, dalla fonte letteraria, perché ti chiarisce molti aspetti drammaturgici, storici e le caratteristiche del personaggio che devi interpretare. Una volta assimilato questo aspetto, passo a studiare la musica e all’analisi tecnico-vocale dello spartito.

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