Siamo felici di incontrare di nuovo Caterina Piva, allieva dell’Accademia Teatro Alla Scala.
- Raccontaci la tua esperienza in Accademia, consiglieresti le accademie?
A mio avviso non ci sono percorsi obbligatori o universalmente giusti: ogni Artista può scegliere la strada che ritiene migliore per sé. Per quanto mi riguarda sono molto felice di aver intrapreso il biennio di perfezionamento dell’Accademia del Teatro alla Scala: è stata una tappa per me fondamentale perché mi ha fatto maturare in un ambiente protetto, ma di assoluto prestigio. Ho avuto occasione di lavorare sulla mia vocalità col celebre mezzosoprano Luciana D’Intino ed altri grandissimi maestri, di debuttare al Teatro alla Scala e di entrare nel vivo del lavoro del teatro d’opera più famoso del mondo. Meglio di questo credo non si possa desiderare!
- Tu sei un mezzo soprano, raccontaci di come hai trovato la tua vocalità.
Durante gli anni del liceo frequentavo un corso di recitazione presso il Teatro Carcano di Milano: qui un’insegnate di canto moderno e musical (Emiliana Perina, che non ringrazierò mai abbastanza) aveva notato la mia predisposizione per il canto lirico e ciò destò in me una curiosità tale che decisi di iniziare a studiare col tenore Vito Martino, grande didatta e grande luce durante tutto il mio percorso di studi, per poi entrare al Conservatorio di Milano, dove mi sono diplomata nel 2017.
La scoperta della mia vera vocalità è arrivata coi suoi tempi, quando capii che mi trovavo molto a mio agio cantando nel registro medio/grave e che da questo la mia voce traeva immensi benefici e miglioramenti. Non è stato facile né tanto meno immediato da mettere a fuoco: ho avuto momenti di crisi e il percorso è stato duro e pieno di tentativi ed esperimenti, ma sono e sarò sempre grata a chi è stato capace di capirmi e consigliarmi nel migliore dei modi.