Buongiorno cari lettori di OperaLife, quest’oggi avremo l’onore di intervistare un basso con una notevole carriera alle spalle, definito dal New York Daily News “Un basso dal prodigioso potenziale”. Il giovane croato fece irruzione nel panorama internazionale nel 1977 quando venne ingaggiato, in quanto finalista regionale del Metropolitan Opera, da Gian Carlo Menotti per la produzione di Spoleto USA della “Regina di Picche”. Poco dopo, fece il suo debutto alla Carnegie Hall, per poi arrivare ai principali teatri degli Stati Uniti, come la New York City Opera e la Baltimore Opera, e teatri europei.

 

Partiamo da com’è iniziato tutto: quando è nata la sua passione per la musica? Cosa l’ha avvicinato all’Opera lirica? 

A 4 anni iniziai a suonare la chitarra. Poi mandolino, pianoforte e poi passai a comporre musica per orchestra. Andai a vedere uno spettacolo del Don Giovanni al Metropolitan Opera di New York ed ho iniziato ad amare l’Opera. In quel periodo cantavo come solista in uno dei cori della città di New York. Un insegnante mi disse che una compagnia d’opera di New York stava facendo un’audizione per i ruoli principali de Il Barbiere di Siviglia di Rossini e che avrei dovuto fare domanda. Avevo 16 anni. Avevo già una partitura di una sola aria di Don Basilio così l’ho imparata, sono andato all’audizione, ed ottenni il lavoro! Mi recai al negozio, comprai lo spartito e mi preparai da solo il ruolo di Don Basilio. Quello fu il mio grande successo. Allora non avevo ancora un insegnante di canto. Dopo la prima premiere, un altro cantante professionista mi suggerì di cantare per il famoso Armin Boyagian, uno dei migliori insegnanti di canto di New York e che, in quel periodo, insegnava alla maggior parte delle star dell’opera del Metropolitan. Andai a cantare con lui e divenni il suo allievo più giovane. Ed è stato l’unico insegnante di canto che ho avuto nella mia vita. Poco dopo aver iniziato a lavorare con lui, ottenni i miei primi impegni professionali.

 

Il primo debutto non si scorda mai: può raccontarci brevemente il suo? Come si è sentito la prima volta sul palco? È stato emozionante? 

A 16 anni interpretai Don Basillio ne Il Barbiere di Siviglia a New York. Poco dopo, cantai Cecilia di Refice al Philharmonic Hall Lincoln Center di New York con la famosa Renata Scotto. La sensazione fu meravigliosa ed emozionante. Ebbi un enorme successo e la prima grande critica sul New York Daily News sul fatto che sono “Un basso con un potenziale prodigioso“.

 

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