Siamo felici di intervistare Benjamin Bernheim, giovane tenore francese, già affermatissimo nel panorama lirico internazionale. Solo nell’ultimo anno ha collezionato una serie di grandi successi, dalla Bohème a Zurigo, Parigi e Londra alla Traviata a Berlino, dall’Elisir d’amore a Vienna al Faust presso la Lyric Opera di Chicago. Lo incontriamo mentre si trova nuovamente alla Staatsoper di Vienna per interpretare il ruolo di Tamino in “Il Flauto Magico”. A febbraio, tornerà al Teatro alla Scala per interpretare il ruolo di Alfredo in “La Traviata”.

1. Partiamo dal vero motore che ha dato inizio alla tua carriera: come nasce il tuo amore per l’opera? Quando hai capito che questo sarebbe diventato il tuo lavoro?

Sono cresciuto in una famiglia dove la musica classica e l’Opera in particolare erano molto presenti. Ho suonato violino e pianoforte e all’età di 10 anni ho iniziato a cantare nel coro giovanile del Conservatorio musicale di Ginevra. Non è stato amore a prima vista ad essere onesti, ma la magia è accaduta quando abbiamo cantato in una produzione della “Cavalleria Rusticana” e del “Pagliacci” al Grand-Théâtre di Ginevra. Lì ho sentito davvero che essere sul palcoscenico e fare effettivamente parte di uno spettacolo per il pubblico era qualcosa che amavo. All’epoca non sapevo che qualche anno dopo avrei voluto intraprendere una carriera professionale, sapevo semplicemente che è una vita speciale e fortunata essere circondati dalla musica.

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