Siamo molto felici di intervistare la giovane Beatrice Venezi, la giovane donna italiana Direttore d’Orchestra che ha riscosso successi a livello internazionale.

1. Siamo entusiasti di fare questa intervista con te. Raccontaci, come nasce il tuo amore per la musica?
Il mio amore per la musica nasce da bambina, quasi per caso, anche se secondo me – in fondo – il caso non esiste. Una signora dava lezioni di pianoforte nella mia scuola elementare ed è così che mi sono avvicinata in prima battuta a questo strumento.

2. Quando hai iniziato a capire che la direzione d’orchestra era la tua strada?
È stata una consapevolezza maturata durante lo studio del pianoforte; la musica era sicuramente il linguaggio giusto ma quegli 88 tasti non erano sufficienti affinché mi potessi pienamente esprimere, avevo necessità di una tavolozza di colori più ampia, e questa varietà solo l’orchestra la può dare.

3. Oltre che donna, in questo mondo molto di nicchia e di stereotipi, sei anche molto giovane. Come viene vista questa cosa nell’ambiente teatrale?
Devo dire che di artisti giovani e giovanissimi se ne vedono sempre di più sui palcoscenici internazionali. Diciamo che la mia è una condizione particolare perché alla giovane età si aggiunge anche il genere femminile, oltre alla mia volontà di non nascondere la mia femminilità. Inoltre parlo di avvicinare un pubblico più ampio ad un genere che a lungo è stato volutamente appannaggio di una élite culturale, mentre io sostengo che la classica fosse il pop (nel senso di “popolare”) dell’epoca e che dovremmo recuperare questa dimensione.
Insomma, tutti questi elementi sommati creano sicuramente un certo scompiglio 🙂

LEGGI TUTTA L’INTERVISTA