Siamo entusiasti ed onorati di intervistare Antonello Manacorda, violinista e famoso direttore d’orchestra, membro-fondatore della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato anche vicepresidente e concertatore, direttore Principale della Kammerakademie di Potsdam dal 2010 e Direttore Principale dell’Het Gelders Orkest in Olanda a partire dal 2011.
1. Siamo sempre curiosi di partire dalle origini. Com’è nato il suo amore per la musica e perché il suo strumento prediletto all’inizio fu proprio il violino?
La musica è sempre stata presente nella mia casa, nessuno della mia famiglia è musicista ma come cultura generale la musica classica risuonava in casa. Fin da piccolo suonavo il pianoforte ma il mio “colpo di fulmine” avvenne, non ricordo con precisione l’età ero bambino, quando andai per caso ad un concerto dove suonavano il concerto per violino di Beethoven, suonato da Salvatore Accordo. Non so cosa sia successo, da quel momento in poi cambiò la mia vita, fui folgorato dal violino e da quella musica meravigliosa.
2. Una domanda che sicuramente le è già stata rivolta, ma la riproponiamo per tutti quei lettori che desiderano conoscerla meglio. Come è avvenuto il passaggio alla direzione e cosa l’ha spinto a diventare direttore d’orchestra?
Il passaggio alla direzione è stata una conseguenza. Ero primo violino e questa figura nell’orchestra è colui che è più a contatto con il direttore. Sentivo che come violinista avevo esaurito quello che potevo fare con il mio strumento ed è stato davvero naturale. Questa cosa che io avvertivo a quanto pare l’avvertirono anche gli altri e mi proposero di condurre una “Clemenza di Tito” nel circuito lombardo; dissi subito di no perché non avevo mai diretto prima, ma poi ebbi una strana conversazione con Simon Rattle (direttore della Berliner Philarmoniker) che mi disse di rischiare e provare, mi incoraggiò a farlo perché solo così avrei capito. Proprio sul podio capii che era quello che avrei voluto fare. Partii per studiare direzione e grazie al bagaglio musicale che avevo in poco tempo riuscii ad avere una buona preparazione.