Oggi abbiamo il piacere di essere nuovamente in compagnia di Anna Pirozzi, soprano drammatico affermatissimo nel panorama lirico nazionale ed internazionale, che ha riscosso importanti successi calcando i palchi più importanti del mondo.

 

  1. Come e quando si è avvicinata allo studio della Musica? Quando è arrivato l’amore per l’Opera?

Il colpo di fulmine per l’opera avvenne nei primi giorni di lezione di canto in conservatorio, avevo già 25 anni, non conoscevo questo mondo e appena sentii le grandi voci del passato e leggendo le trame delle opere, me ne innamorai immediatamente! All’epoca ero una cantante pop autodidatta e volli iscrivermi in conservatorio, spinta da amici, per imparare a leggere la musica, scelsi prima la classe di percussioni e poi accortami che non faceva per me, cambiai con la classe di canto…ed eccomi qua!

 

  1. Come descriverebbe la sua voce? Quali autori e opere sente più affini alla sua vocalità?

Io mi definisco una voce di lirico spinto d’agilità. Ho iniziato tardi a studiare, con una voce già “matura”, ho dovuto “solo” lavorarla e ho debuttato in piccole realtà a 33 anni già con ruoli come Abigaille, Tosca e Aida! Ammetto di avere avuto facilità ma ho dovuto imparare l’impostazione lirica a me estranea e quindi a girare i suoni, l’appoggio, il fraseggio, insomma la tecnica!

 

  1. Quando si approccia ad uno spartito, come organizza lo studio dal punto di vista drammaturgico, interpretativo e musicale?

Lo studio di un nuovo ruolo è sempre eccitante ma anche un’incognita e quindi mi approccio con entusiasmo ma con serietà e precauzione. Proprio in questo momento sto studiando tre nuovi ruoli. La curiosità è tanta, quindi subito apro lo spartito e do una prima veloce lettura. Poi inizio ad ascoltare le edizioni più importanti con cantanti da me amati, poi leggo la genesi dell’opera, autore, libretto, romanzo, musica ecc. ecc. Poi appena ho “orecchiato” le melodie e i tempi vado da un pianista spartitista, le prime volte non canto in voce poi man mano che capisco e memorizzo la melodia canto in voce. Ultimo step, memorizzazione del libretto che ho precedentemente letto senza musica.

 

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