Siamo felici ed entusiasti di intervistare oggi, per gli amici lettori di OperaLife, il baritono Amartuvshin Enkhbat. Ha iniziato la sua carriera professionale come solista al Teatro dell’Opera Accademico di Stato e, da allora, si è esibito sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, tra cui citiamo il Teatro alla Scala, il Teatro Regio di Parma, l’Arena di Verona, il Teatro dell’Opera di Roma, la Bayerische Staatsoper e il Teatro del Maggio Fiorentino.
1) Qual è stata la scintilla che ha acceso il tuo interesse per la musica e successivamente la passione per il canto?
Canto da quando ho memoria. Anche se amavo farlo, ero un bambino estremamente timido e non avrei osato cantare davanti agli altri. Alle scuole medie mi hanno fatto cantare in un talent show, e da allora ho superato la paura del palcoscenico iniziando anche a partecipare a concerti e concorsi canori. Dopo il diploma di scuola superiore, mi sono iscritto alla Mongolian State University of Arts and Culture. All’inizio il mio repertorio consisteva solo in canzoni mongole, ma la mia insegnante di canto, che si è laureata in Bulgaria ed è lei stessa un mezzosoprano, mi ha fatto conoscere belle arie e canzoni d’arte. È stato allora che ho iniziato ad apprezzare davvero la musica classica e me ne sono innamorato. Quello è stato il momento in cui ho davvero deciso di diventare un cantante lirico.
2) Dicono che il primo debutto non si scorda mai: ce lo puoi raccontare? Quali sono state le sensazioni, emozioni e paure?
Durante il mio 2° anno di studi si tenne un concorso canoro nazionale su “Uchirtai 3 tolgoi” (la prima opera mongola in assoluto). I vincitori del premio hanno avuto l’opportunità di cantare nell’opera. Ho ottenuto il 2° premio e ho cantato la mia prima opera lirica in assoluto. Naturalmente, dato che era nella mia lingua madre, era un po’ più facile, ma ricordo comunque di essere stato davvero ansioso. Poi, dopo essere diventato solista alla Mongolian Opera and Ballet House, il mio primo ruolo è stato Zaretsky in “Eugene Onegin” di Tchaikovsky, un piccolo ruolo che cantavo quando ero ancora uno studente. Anche se un piccolo ruolo, ero comunque nervoso.