In occasione dell’anniversario dell’uscita di OperaLife Magazine, abbiamo scelto di intervistare una persona speciale: Alessandra Gambino, Presidentessa e Direttrice Artistica dell’Associazione Culturale OperaLife.
1. Cominciamo dall’inizio, dalla persona. In molti già ti conoscono, ma è giusto fare una piccola presentazione. Alessandra Gambino, 23 anni, soprano, indossatrice, direttrice artistica e presidentessa dell’Associazione Culturale OperaLife. Così giovane e già così lanciata. Raccontaci un po’ chi sei e come vedi te stessa.
Ciao Martina, chi sono e come mi vedo? Bella domanda. Sono una persona normale con insicurezze e paure proprio come tutti, non mi reputo una persona particolarmente speciale, ma sono me stessa con il bello e il brutto. Ho imparato ad amarmi ed apprezzarmi per quello che sono. Credo di essere una persona molto legata ai suoi valori, autentica (anche troppo), determinata, ma forse come dico sempre io sono molto umana, cerco l’essenza delle cose, delle persone. Amo l’umanità ed il fatto che siamo belli per le nostre imperfezioni e debolezze, credo sia questo il bello dell’essere umano. Tornando a noi, non ho una visione definita di me, a 360°, come potrei averla a 23 anni. Siamo in continua evoluzione, formazione, in continuo cambiamento e quello che siamo oggi non è detto che lo saremo anche domani. Non mi focalizzo molto su come io mi vedo, dovrebbero dirlo le persone che mi stanno intorno. Io sono un po’ di parte. [Ride]
2. Non è la prima intervista che rilasci. Sei già stata contatta in passato da blog e giornali, tra i quali ricordiamo “L’Arena”. Com’è, però, essere intervistati da OperaLife? Emozioni e sensazioni sono le stesse?
Essere intervistati da OperaLife è molto strano, è come raccontarsi alla propria famiglia, perché questo è diventato, amici, famiglia in diverse città e Paesi. Mi commuovo se ci penso. È un’emozione unica, perché significa che qualcosa che hai creato sta crescendo e sta diventando sempre più grande. È una soddisfazione, e lo è anche perché sono i miei collaboratori che hanno insistito per questa intervista, è un onore avere la loro stima. Vuol dire che qualcosa di buono l’ho pur fatto.