Questo è l’appello di Gregory Kunde, di pochi giorni fa, rivolto a tutti: colleghi ed appassionati.

Avrei voluto scrivere qualche parola su qualsiasi altro argomento. Invece eccoci qui a scontrarci con la dura realtà, ahimè, ormai quotidiana…

“Scusi lei che professione fa?” “L’artista” “Ma vada a lavorare!”. Non conto più ormai quante volte mi è capitata una conversazione simile a questa. Non serve incolpare lo stato o la politica; sarebbe solo una menzogna per non assumerci la responsabilità per le nostre azioni. Ormai, è questa la situazione in cui noi abbiamo scelto di vivere: la figura professionale dell’artista è associata a quella di un nullafacente.

Il Belpaese per il cibo e per la cultura? Ciò che è stato fatto come tributo a Vincenzo Bellini ora sta per sparire. Stagione incerta, lavoratori appesi ad un filo. Nessuno ne parla.

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