Quest’opera del compositore Vincenzo Bellini ebbe come librettista Felice Romani e andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 27 ottobre 1827.
Antefatto
L’azione si svolge alla metà del XIII secolo in Sicilia. L’antefatto ci presenta già i protagonisti: il duca Ernesto di Caldora, partigiano del francese Carlo d’Angiò e innamorato di Imogene, e Gualtiero, un altro nobile vero amore della donna. Quest’ultimo è stato esiliato perché parteggia per l’erede al trono Manfredi e di conseguenza è diventato un pirata, in più la sua amata è stata costretta a sposare il duca. Durante una delle sue scorribande piratesche, l’uomo viene sconfitto da una flotta angioina e in balia di una tempesta lui e i suoi uomini naufragano sulle coste di Caldora.
Primo atto
L’ anziano eremita, chiamato il Solitario, incoraggia i pescatori a prestare soccorso ai naufraghi e Gualtiero riconosce nel vecchio il suo precettore Goffredo. Imogene stessa si reca a portare soccorso poiché è convinta che fra i naufraghi ci sia il suo amato invece, per la sua salvaguardia, le viene detto che è morto. I pirati vengono ospitati nel castello di Caldora sotto mentite spoglie e in un colloquio privato Gualtiero si rivela a Imogene che gli racconta del matrimonio e del figlio nato da questa unione, l’uomo vuole vendetta e chiede alla donna un appuntamento notturno; nel frattempo sopraggiunge Ernesto che medita di imprigionare i naufraghi ma la donna intercede per essi.
Secondo atto
Imogene si sta recando all’appuntamento con Gualtiero quando incontra il marito che le chiede spiegazioni sul suo visibile turbamento e la donna risponde che è preoccupata per il padre esiliato, ma il duca non si lascia convincere. Infatti, mentre i due innamorati sono a colloquio irrompe il Ernesto e i due uomini si sfidano a duello e il duca trova la morte. Nell’ultima scena troviamo Gualtiero che si è consegnato spontaneamente alle guardie e viene condannato a morte, Imogene una volta appresa la notizia impazzisce dal dolore.
Piccola nota. Alla prima dell’opera il finale era diverso: mentre Gualtiero sta per essere giustiziato giungono i pirati per liberarlo e Imogene ma l’uomo ordina a tutti di fermarsi e si getta da una rupe.
Giulia Panzanelli
Ph. Credits: LiveinToronto