La mia esperienza nell’affascinante mondo dell’Opera si è arricchita di un’ulteriore elettrizzante tassello.
Ho avuto la possibilità di assistere ad una Masterclass; ma non ad una normale, ad una davvero speciale e fuori dal comune. Ho accompagnato un mio cliente, il basso Giacomo Prestia, a questo evento che si è tenuto al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze a metà aprile.
L’affluenza degli studenti è stata davvero enorme, venti persone al giorno con cui lavorare, testimoni del fatto che l’interesse era davvero grande.
Diversi erano i gradi di preparazione dei ragazzi, a seconda del loro percorso di studi, ma denominatore comune era la loro disponibilità a mettersi in discussione, l’intelligenza e la voglia di imparare e migliorarsi il più possibile. Tutti loro erano smaniosi di essere ascoltati; le poche ore del Conservatorio a molti non bastano, e non riescono ad avere risposta a tutti i loro dubbi e domande.
Il Maestro Prestia ha preso in carico ognuno di loro singolarmente, analizzandone vocalità e repertorio.
Il suo metodo di lavoro rispecchia quello delle vecchia scuola; era come se egli vedesse uscire la voce dalla bocca di ogni ragazzo, capisse il suo percorso, la posizione, ed intuisse quindi come darle la giusta impostazione. Qualche consiglio, solo in apparenza semplice, cambiava letteralmente lo studente; il suono diveniva più bello, omogeneo e brillante e gli acuti erano presi in maniera impeccabile.
Vedevo i loro volti, i loro sorrisi soddisfatti ed anche un po’ increduli. Il lavoro e lo studio in Conservatorio li avevano sicuramente resi molto ricettivi. Immediatamente i suggerimenti dell’insegnante erano messi in pratica e tutto l’uditorio poteva riscontrarne i benefici.
All’inizio qualcuno sembrava un po’ intimorito, sicuramente i metodi del Maestro sono un po’ anticonvenzionali, molto fisici, divertenti ed improntati su un canto il più naturale possibile, sulla gioia di fare musica. Insomma, si sono visti walzer, saltelli e diversi escamotages aventi come scopo il rilassamento di tutta la muscolatura non necessaria all’emissione del suono.
I risultati sono stati largamente al di sopra delle mie aspettative. In quattro giorni i ragazzi si sono letteralmente trasformati. Il riscontro è stato ottimo, la simpatia, l’umanità e la schiettezza di Giacomo Prestia hanno fatto colpo su di loro, che forse si aspettavano una grande celebrità fredda e distaccata. Alcuni hanno ringraziato il Maestro per averli aiutati a trovare la propria strada, e penso che questo sia per un insegnante la più grande delle soddisfazioni.
Ho visto arrivare questi giovani con un sogno, ma pieni di dubbi; li ho visti ripartire carichi di entusiasmo e speranza, determinati a continuare a studiare, a perfezionarsi.
Le belle voci ci sono, ve lo assicuro. Ma le nuove generazioni vanno seguite, aiutate nella comprensione della propria vocalità e nella scelta del repertorio, supportati nello studio continuo e consigliati nel districarsi in un mondo, quello dell’opera e degli agenti teatrali, tanto affascinante quanto complesso.
Ragazzi, non mi stancherò mai di esortarvi a credere in voi, con caparbietà ed un pizzico di follia. Cercate un maestro che vi capisca a fondo e circondatevi di persone pulite e positive. Vi aspettiamo, noi in sala e voi sul palco.
Samuela Solinas