Con qual gioia le catene
del mio bene – io scioglierò!
Altri lacci, più soavi,
casti abbracci – io recherò.
Cari lettori di OperaLife, bentornati nella mia rubrica dedicata alla Storia all’Opera. Oggi vi parlerò, ancora una volta, di un melodramma poco conosciuto e rappresentato e sul quale non è stato facile reperire informazioni: “Il crociato in Egitto” di Giacomo Meyerbeer. Il libretto è di Gaetano Rossi e la prima rappresentazione avvenne il 7 marzo 1824 al Teatro La Fenice di Venezia. Iniziamo con la ricostruzione della trama.
L’opera si svolge dopo la Sesta crociata, a Damietta, in Egitto. La vicenda è molto intricata ed ha per protagonisti il sultano Aladino, il vittorioso condottiero Elmireno, sotto le cui spoglie si cela il cavaliere cristiano Armando d’Orville, unico sopravvissuto di un gruppo di crociati arrivati in Terra Santa proprio durante la crociata, e la figlia del sultano, Palmide, sposa segreta di Armando da cui ha avuto un figlio. Questi sono i protagonisti principali a cui si aggiungono Felicia, l’antica fidanzata di Armando che giunge, travestita, in terra musulmana alla ricerca dell’amato, Adriano, il gran maestro dell’Ordine dei cavalieri di Rodi, e il visir Osmino.