Rosina, bella e giovane ragazza, attira le attenzioni del Conte di Almaviva. Il Conte, dopo essersi presentato all’amata con il falso nome di Lindoro, per conquistarla chiede l’aiuto del barbiere tutto fare. Figaro gli consiglia di travestirsi da soldato, procurandogli così un alloggio. Il tutore, anch’egli innamorato della ragazza, percepisce il pericolo di perdere la sua amata e decide perciò di anticipare le nozze. Convocando Don Basilio, viene a conoscenza della presenza in città del conte e dei sentimenti che il nobile prova per Rosina. Basilio suggerisce al tutore di calunniare il conte, così da potersi mostrare migliore del rivale agli occhi dell’amata.
I due, però, non sono a conoscenza del dialogo tra Figaro e la ragazza, la quale ammette al factotum di essere innamorata del soldato Lindoro. Rosina, su consiglio del barbiere, accetta di scrivere un biglietto per il suo amato, ma entrambi vengono colti in flagrante da Don Bartolo, che entrando nella stanza si accorge della mancanza di un foglio dal taccuino. Ad un tratto però bussa Almaviva travestito da soldato ubriaco e Bartolo è costretto a dargli ospitalità. Bartolo è sospettoso ma l’ingegnoso Figaro crea un altro travestimento per il Conte. Radendogli la barba, il factotum riesce a distrarre il padrone di casa, lasciando così ai due amanti il tempo di parlare. Finito il suo lavoro, Figaro, il Conte e Rosina si preparano a scappare dalla finestra contando sulla scala, che il barbiere aveva posizionato lì sotto in precedenza, ignaro che qualcuno l’avesse tolta.
Il piano dei tre viene scoperto da Don Basilio, convocato da Bartolo per celebrare le nozze con Rosina. Il Conte però non si perde d’animo e riesce, approfittando dell’assenza del padrone di casa, a convincere con il denaro Don Basilio a sposare lui e Rosina. Quando Bartolo rincasa ormai è troppo tardi ed assiste inerme al matrimonio tra il Conte e la sua amata. Il padrone di casa perciò si arrende ed è bene quel che finisce bene …