Se la situazione dovesse rimanere invariata, con una diminuzione dei contagi, su richiesta di Dario Franceschini il tanto atteso ritorno potrebbe avvenire il 27 marzo, data simbolica scelta dal ministro perché festa del teatro.

Ma cosa succederebbe se una Regione da gialla diventasse arancione? Un grande dubbio che divide i rigoristi, che suggeriscono il blocco immediato delle recite, dallo stesso Franceschini, che al contrario suggerisce di continuare il programma prefissato per evitare danni a lavoratori ed produzioni.

Sarà comunque necessario, per garantire la riapertura in sicurezza, applicare le seguenti misure, stabilite dai precedenti dpcm: ingressi contingentati, biglietti nominali con la prenotazione online e soprattutto l’obbligo da parte di spettatori e lavoratori di indossare le mascherine FFp2.

Infine, per rispettare il coprifuoco alle ore 22, i teatri dovranno adeguarsi, facendo terminare gli spettacoli in un orario che consenta il ritorno a casa degli spettatori, nel rispetto della sicurezza e delle normative vigenti.

 

Chiara Castelli