Fin dai suoi primi esordi la Musica ha sempre ottenuto la nomea di arte/disciplina educativa. Da tempi ormai lontani, infatti, si ritiene che avere un’ottima educazione musicale fin da bambini faccia bene, in quanto aiuta il corpo ma soprattutto la mente a svilupparsi in maniera uniforme, ad aumentare le capacità logiche ed essere più dinamici e pazienti nella vita di tutti i giorni. Al giorno d’oggi, sebbene tali proprietà siano universalmente riconosciute, non sempre si applicano nel modo giusto.

Fin dalle scuole dell’infanzia i bambini vengono quasi obbligati a frequentare corsi di musica in cui invece di assecondare le loro vivaci indoli e farli appassionare a strumenti o generi musicali si obbligano a star seduti ed ascoltare passivamente le hit del momento che, a furia di essere ascoltate a casa o in auto diventano un susseguirsi meccanico di parole e suoni che, gira e rigira, nella musica moderna finiscono per essere sempre gli stessi. A furia di ripetere questa routine un giorno sì e l’altro pure, sono sempre meno i bambini che si appassionano alla musica in generale e di conseguenza sempre meno sono quelli che sentono musica classica o peggio ancora l’opera finendo così per diventare in un futuro adulti completamente ignari di un enorme patrimonio culturale che, se “riscoperto”, risulta addirittura più originale delle, seppur belle, solite canzoni.

Come è giusto che sia, i sovrintendenti dei più grandi teatri italiani ed esteri non restano impassibili davanti al problema, scatenando una sorta di reazione a catena che dopo il loro segnale ha coinvolto ambienti scolastici, case di animazione e redazioni di giornali tutti uniti e pronti a far scoprire la magia dell’opera ai giovanissimi che forse per troppo tempo, a causa delle loro tenere età, sono stati dimenticati dai vari enti culturali. Paradossalmente a quanto si può credere, il melodramma è la forma d’arte musicale più delle altre può avere a che fare con un pubblico di giovanissimi. I costumi spesso dai colori brillanti, le scene grandi e luminose, le regie giuste e i cantanti scelti tra i giovani studenti delle migliori accademie di canto, sono quanto di più simile ad un mondo incantato e fiabesco che da sempre attira, fa sognare i piccini. A rendere il tutto ancora più a loro misura è la possibilità di poter interagire con i personaggi.

opereperbambiniDi ultima moda è infatti l’usanza di modificare regie ed eventualmente partiture a favore di interventi da parte del giovanissimo pubblico che per meglio coronare il sogno di abbracciare i loro simpatici beniamini, possono incontrarli nei camerini e nei foyer. È così facendo che i piccoli abbandonano i loro tablet pieni di giochi, si staccano dalle televisioni per entrare in un mondo nuovo in cui la musica non asseconda solo il loro essere movimentati ed allegri ma li educa ai sentimenti belli come l’amore e l’amicizia; li stuzzica ad attivare l’ingegno per risolvere situazioni complicate usando anche l’astuzia e soprattutto mostra loro il valore del lavoro di squadra, alla base di qualsiasi situazione lavorativa (e non) che si troveranno ad affrontare nel corso della loro vita. Non c’è da stupirsi allora se gli autori preferiti dai più piccini sono il giovane Mozart, il divertente Donizetti e più di tutti… il brioso, allegro e movimentato Rossini. Titoli come CenerentolaBarbiere di SivigliaItaliana in Algeri sono i preferiti dal giovanissimo pubblico che addirittura sembra preferirli ai cartoni animati. Rischio di questa bellissima iniziativa è però la formazione di un pubblico che conosce solo la punta di un iceberg musicale per il suo novanta per cento sommerso. L’idea per ovviare a questa tremenda conclusione viene dal direttore d’orchestra Daniel Barenboim.

Il grande Maestro, sensibile all’importanza dell’educazione musicale, decide di diventare un vero e proprio Cartoon che ha come protagonista un bambino dall’orecchio assoluto e dalle straordinarie attitudini alla musica che per una serie di strane coincidenze incontra questo simpatico vecchietto (il maestro Barenboim appunto), che come un guru lo consiglia e lo getta nel mondo fantastico della musica classica e del bel canto. Di grande successo già in Francia, nel 2019 andrà in onda in Italia su Rai Gulp, canale televisivo più amato dai piccolini. Infine, di già grandissimo successo, sono le uscite della DeAgostini in collaborazione con La Repubblica che contengono libretto da colorare, audio cd e dvd delle opere più amate e conosciute del repertorio italiano. La grande fortuna di queste iniziative e il calore con cui sono state accolte dai piccini e dai loro educatori lascia sperare bene per la formazione di futuri adulti attenti all’arte più sublime e protettori della cultura più antica ed invidiata al mondo. Grazie al loro vivace interesse sempre stimolato dagli attenti protagonisti del mondo musicale ci possiamo augurare finalmente che l’opera non sopravviva ma VIVA!

Giuseppina Cammisa