Luis Sepúlveda ci ha lasciato. Lo scrittore, il romanziere, il poeta, che ci ha fatto sognare con le sue favole ed i suoi racconti, in cui si mischiavano realtà e finzione, o forse solo un modo di vedere ciò che lo circondava diverso dagli altri. Dopo una dura battaglia contro il coronavirus, una battaglia durata quasi due mesi, alle fine il corpo di Sepúlveda si è dovuto arrendere ad un nemico subdolo ed invisibile, che è riuscito dove tanti, troppi, prima di lui avevano tentato e fallito.
Cileno di nascita, cittadino del mondo, di lui rimarranno i suoi ricordi, i suoi libri, nelle nostre memorie, sulle mensole delle nostre librerie, e con loro potremo ritrovarci di nuovo con lui nella giungla, su una nave o semplicemente sulla cima di un faro, mentre la nostra fantasia si librerà libera nel vento, sulle ali di un gabbiano.
Luis Sepúlveda è morto, ma vivrà per sempre.
Dario Medaglia
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