Istituito dal decreto rilancio (DL 34/2020), il Fondo per la Cultura vuole incentivare i privati a investire nel mondo della cultura, anche attraverso mecenatismo, micro finanziamenti e crowdfunding.
Nel mese di dicembre il Mibact e il Ministero dell’economia, attraverso un decreto interministeriale, hanno stabilito la ripartizione dei primi 50 milioni di euro del fondo: 30 di questi andranno alla promozione di investimenti e al supporto di enti pubblici per opere di tutela, restauro, fruizione, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale, mentre i restanti 20 saranno investiti per finanziare un fondo di garanzia per la concessione di contributi e mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio.
Il fondo è dunque diviso in due comparti fondamentali, gestiti da:
– Il comitato di Gestione dei Fondi Speciali, che gestisce il fondo in toto e le relative sezioni. È incaricato di approvare i regolamenti sulle modalità di gestione in base ai criteri ministeriali, svolgere le attività di concessione della garanzia dei contributi in conto interessi, e relazionare l’attività al Mibact con cadenza annuale.
– La Commissione tecnica di valutazione, composta da tre membri nominati dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali, con il compito di valutare i criteri tecnici di ammissibilità preliminare dell’intervento proposto alle sezioni del Fondo.
Martina Smadelli
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