Altro appuntamento imperdibile per gli amanti dell’ opera, dopo l’estivo ROF di Pesaro, è senza dubbio il Festival che il Teatro Regio e la città di Parma dedicano al loro illustre conterraneo Giuseppe Verdi. Il mese di Ottobre infatti è ricco di celebrazioni e festeggiamenti per il compleanno del Peppino nazionale, nato a Roncole di Busseto in provincia di Parma il 10 ottobre 1813.
Per qualcuno come me che studia Verdi da tanti anni, è impossibile riassumerne in poche righe la vita e le opere; sarebbe uno sforzo di sintesi che non sono capace di fare, oltre che una violenza. Esistono numerose pubblicazioni, soprattutto scritte dal grande Massimo Mila che vi consiglio di leggere se desiderate avere un’idea di ciò che è stato Giuseppe Verdi.
Pensate solamente a come un giovane ragazzo di origini modeste, che si esercitava su una vecchia spinetta regalatagli dal padre, sia diventato una gloria nazionale, l’emblema dell’opera italiana nel mondo. A soli otto anni era già divenuto organista a pagamento. Ecco, ora riflettete a che cosa fanno i nostri figli e nipoti a quell’età… meglio non pensarci!
Il genio assoluto, la caparbietà, la testardaggine, la perseveranza e certamente, anche quella ci vuole, una dose di fortuna, fecero raggiungere al ragazzino prodigio l’olimpo degli operisti, fino ad allora appannaggio di Rossini, Bellini e Donizetti. Fondamentale fu senza ombra di dubbio il sostegno di persone che credettero in lui: i suoi genitori ed Antonio Barezzi in primis.
La Traviata è stata la prima opera in assoluto che ho ascoltato; incantata da quell’ ”Amami Alfredo” che ti scuote le viscere. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Con il tempo le mie conoscenze operistiche si sono ampliate a numerosi altri autori, ma il primo amore non si scorda mai, rimane indelebile, soprattutto da quando caddi sotto l’incantesimo di opere come Macbeth, Don Carlos ed Otello.
Quest’anno le opere selezionate dal Festival sono: Jérusalem, La Traviata, Stiffelio, Falstaff e la Messa da Requiem. Le rappresentazioni si terranno dal 28 Settembre al 22 Ottobre.
L’organizzazione strizza l’occhio ai giovani e giovanissimi con il progetto VerdiYoung; il Falstaff ed il Rigoletto ridotti e adattati sotto forma di fiaba per avvicinare i più piccoli al mondo dell’opera.
Numerosi sono poi i concerti e galà lirici: il Mezzogiorno in musica composto da sei recital con introduzioni all’ascolto, il Galà Verdiano e l’ormai tradizionale Fuoco di Gioia.
Così come numerosi sono gli artisti di fama internazionale che partecipano all’evento: Ramon Vargas, Michele Pertusi, Mirco Palazzi, Annick Massis, Silvia dalla Benedetta, Luciano Ganci, Maria Katzarava, Roberto De Candia, Juan Francisco Gatell, Amarilli Nizza, Anna Pirozzi, Antonio Poli, Veronica Simeoni, Riccardo Zanellato. Non me ne vogliano coloro i quali non ho nominato, ma sono davvero tanti.
Non vi resta che precipitarvi ai botteghini e giungere in massa nelle splendide terre parmensi. Maggiori info e biglietti li trovate qui: http://teatroregioparma.it/Categorie/default.aspx?idCategoria=101
Vi aspettiamo e… Viva Verdi!
Samuela Solinas