È la vigilia di Natale. Marcello pittore, Schaunard musicista, Colline filosofo, dopo aver risolto il problema di non poter pagare l’affitto della vecchia soffitta in cui vivono con “l’aiuto di audaci matematiche..”, si recano al Caffè Momus. Rodolfo rimane in casa, è il poeta e deve scrivere. Mimì arriva in quel tardo pomeriggio, gelido come tanti altri, in cerca di un lume. Chiede aiuto a Rodolfo e tra i due giovani sboccia l’amor.
Al Cafè Momus anche Marcello incontra la sua adorata Musetta, non sa resisterle e i due fuggono insieme. A seguito di un lungo periodo trascorso insieme, Marcello e Musetta, dopo l’ennesima e furiosa lite, si separano. Anche per Rodolfo e Mimì la vita insieme si è dimostrata impossibile. Per di più Rodolfo ha capito che Mimì è gravemente malata e che la vita nella soffitta potrebbe pregiudicarne ancor di più la salute. Ormai separati dalle amanti, Marcello e Rodolfo si confidano le loro sofferenze. Colline e Schaunard li raggiungono, sopraggiunge anche Musetta che accompagna Mimì, ormai vicina alla fine. Qui, ricordando i bei giorni passati, Mimì si spegne circondata dal calore degli amici e dell’amato Rodolfo.
Questa è la commovente storia de “La Bohème”, capolavoro di Giacomo Puccini su libretto di Giacosa e Illica, ispirandosi al testo Scene della vita di Boheme di Henri Murger.
In realtà per ricreare l’esistenza di quei giovani artisti o aspiranti tali, in balia dei loro sogni di gloria, indifferenti al tempo e alle angherie del mondo reale, Puccini doveva solo guardarsi dentro, attingere ai propri ricordi. Era sufficiente tornare con la memoria agli anni di gioventù quando giovane studente al Conservatorio di Milano, esaurita la borsa di studio che sua mamma, vedova e piena di figli, aveva ottenuto, pensate, dalla regina Margherita, finì per ritrovarsi in ristrettezze sperimentando sulla propria pelle la vita grama del musicista pieno di ambizioni, gli allegri espedienti dettati dalla miseria, e il freddo. Quel freddo che il nostro Rodolfo non poteva contrastare, non aveva denaro per farlo, quel freddo che lo allontanò dalla sua Mimì.