Un teatro come opera d’arte totale.
Era questo il pensiero alla base della concezione del teatro di Richard Wagner, che riuscì a trovare compimento nella piccola cittadina di Bayreuth – nell’Alta Franconia, in Baviera – la cui fama ora è indissolubilmente legata al compositore tedesco.
Per anni Wagner desiderava costruire un luogo dove venissero rappresentate esclusivamente le sue opere. L’amicizia con il re Ludwig II di Baviera, suo devoto ammiratore e mecenate, gli permise di trasformare il suo sogno in realtà: il sovrano, oltre ad assicurargli sicurezza economica e regalargli una villa prima a Monaco e poi a Bayreuth, gli finanziò la costruzione di un teatro, il grandioso Festspielhaus, che conosciamo tuttora.
Durante l’estate il Festival di Bayreuth è uno tra i più famosi ed importanti festival d’opera lirica del mondo. Le opere wagneriane sono in cartellone nel cosiddetto “Teatro sulla collina” e gli appassionati di tutto il mondo invadono letteralmente la città. Con le dovute differenze Bayreuth è una sorta di Rimini-Riccione musicale tedesca, dove al posto del mare e delle discoteche ha l’opera lirica e al posto dei bagnanti ha dei melomani!

Moltissime le curiosità e le particolarità uniche di questo teatro voluto, progettato e supervisionato da Wagner stesso. Innanzitutto lo spazio del teatro all’italiana (palchetti, platea e galleria) e la sua struttura gerarchica non erano congeniali a Wagner, che propone invece uno spazio più democratico, semicircolare ad anfiteatro.
Inoltre, per la prima volta nella storia del teatro Wagner impone il buio in sala. Il pubblico non può così essere distratto da ciò che lo circonda e la sua attenzione si concentra su ciò che accade in scena: lo spettatore piomba in un effetto d’illusione che viene ulteriormente amplificato dalla scomparsa della fonte da cui proviene la musica. L’orchestra infatti è nascosta nel cosiddetto “golfo mistico”, una buca posta tra platea e palcoscenico che copre e fa sprofondare l’orchestra nascondendola al pubblico, che così non è distratto dai gesti del direttore e dalle luci dei leggii degli orchestrali e può concentrarsi totalmente sulla scena.
Così fatta la buca orchestrale crea l’acustica ideale per le rappresentazioni wagneriane. Si dice che i cantanti debbano essere attenti a non esagerare con la loro prestazione, poiché sul palcoscenico si ha la sensazione che il suono orchestrale abbia un volume più alto rispetto a quello che si sente dal pubblico.
Il teatro di Bayreuth presenta inoltre un doppio proscenio, dando al pubblico l’impressione che il palcoscenico sia più lontano di quanto non lo sia realmente.

 

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