Il mondo dell’opera è un mondo che va sempre esplorato, ricercato, sperimentato. Per noi che siamo assidui frequentatori ci sembra quasi abituale andare a teatro, eppure siamo sempre alla ricerca di un qualcosa che ci possa stupire, piacere, ispirare e, perché no, colpire l’anima. Quasi come a darci una scossa dopo il susseguirsi della nostra quotidianità. Uscendo dal flusso della melomania mi sono domandato, perciò, cosa spingesse me e molti altri appassionati ad andare all’opera a teatro. E ho individuato una lista di 5 ragionevoli motivazioni, che spero possano essere d’aiuto e incentivare chi ha qualche dubbio nella frequentazione dei teatri.
1) Anche se si è avvezzi all’opera c’è sempre qualcosa da imparare, soprattutto quando si va ad assistere ad opere “rare”, ovvero eseguite di rado. Scopriamo nuova musica, impariamo un nuovo modo di approcciare a generi che riguardano l’opera ma sono stati scritti in secoli, stili e correnti musicali differenti. Impariamo sempre qualcosa anche dalla storia, dalla trama dell’opera, e comprendiamo che la musica acquisisce un significato ben preciso.
2) L’opera è una commistione di arti: c’è la musica certamente quale cardine fondante, ma c’è anche l’interpretazione, i cantanti sono contemporaneamente anche attori ed interpreti. I protagonisti, infine, si muovono in un’ambientazione ben precisa, delineata da scenografie basate sul gusto antico (pensiamo a dei fondali dipinti) o sulle più moderne tecnologie (proiezioni, ecc..). Il tutto guidato da una regia che ne determina azioni e movimenti. Sul palcoscenico c’è di tutto, e tutto è ben amalgamato tra i vari elementi per la produzione di un’opera che non è solo musicale ma è alla fine anche un’opera d’arte.
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