“I’m very flower-like. I love classical music. I go to ballet and I cry. There’s nothing so beautiful.” 

 

Questa bellissima citazione è frutto della voce di Michael Gambon, un attore inglese, scomparso proprio nei giorni in cui sto scrivendo questo articolo. La mia generazione lo conosceva come Albus Silente nella serie cinematografica “Harry Potter”, ma stiamo parlando di un artista che ha alle spalle decenni di esperienze cinematografiche e teatrali, da Shakespeare a Brecht, da Sofocle a Beckett. Insomma, un attore con la “A” maiuscola.

E arriviamo ora alla citazione che ho riportato, dopo averla letta casualmente in questi giorni di commemorazione. Per chi non ha un buon rapporto con la lingua inglese, ecco una traduzione. Michael Gambon dice: “Sono delicato come un fiore. Amo la musica classica. Vado a vedere il balletto e piango. Non c’è nulla di così bello”.

Credo che queste parole dicano tanto, soprattutto pronunciate da un uomo che ha passato la vita sul palcoscenico, che conosce il mondo dell’arte e la natura umana. La bellezza del teatro, infatti, non sta solo nelle opere d’arte che vengono rappresentate, ma anche – e soprattutto – nelle emozioni che vengono suscitate negli spettatori.

Quando ho letto questa citazione qualcosa è scattato dentro di me. La naturalezza di quell’espressione “Vado a vedere il balletto e piango” mi ha colpito. Non tanto perché il pianto è descritto come una conseguenza normale di uno spettacolo, ma perché sembra quasi il fine ultimo di un’esperienza artistica.

 

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