Salve lettori, oggi vi parlo della meraviglia di assistere ad una recita per le scuole in un teatro di tradizione come il Teatro Carlo Felice di Genova.

Lo scorso anno, mi è capitato di andare a Teatro ad una recita pomeridiana che a mia insaputa era stata per la maggior parte dedicata agli abbonamenti delle scuole elementari. Il mio maestro in quell’ocassione interpretava Nemorino e nonostante fossi circondata da bambini urlanti, decisi di assistere lo stesso al capolavoro donizettiano, in uno dei pochissimi posti rimasti liberi nelle ultime file della galleria. Non avete idea della meraviglia che videro i miei occhi; non sto parlando delle scene di Emanuele Luzzati, che fidatevi erano veramente meravigliose, sembrava infatti di stare in un quadro, ma bensì della platea. Provate ad immaginare, un teatro praticamente sold out ma non di adulti eleganti, ma bensì di bambini! Io dall’alto li guardavo e vedevo una moltitudine di colori e testoline che osservavano ciò che avevano attorno, come a cercare di carpire quell’atmosfera che solo il teatro ha.

I bambini erano emozionatissimi e si guardavano attorno con occhi sognanti. Durante tutta la recita hanno mantenuto il silenzio senza alcun problema e hanno riso all’ingresso del direttore, Daniel Smith che per l’occasione indossava uno degli abiti di scena, calandosi perfettamente nel quadro che di lì a poco li avrebbe rapiti.
Al suono dell’orchestra che si accordava, i piccoli erano già in estasi e nonostante tra di loro ci fosse chi era un pochino più rumoroso, non mento dicendo che non hanno disturbato in alcun modo gli spettatori. Il merito c’è da dirlo, oltre che della musica è stato degli esecutori:

Adina  Benedetta Torre
Nemorino Roberto Iuliano
Belcore Michele Patti
Dulcamara Alfonso Antoniozzi
Giannetta Marta Calcaterra

Tutto questo per dirvi: portate i vostri bambini a tetro, certo scegliendo i titoli con criterio, in modo da avvicinarli in maniera graduale, ma fidatevi sarà un investimento per la vita. La cultura arricchisce e la gioia che la musica di qualità può dare anche ai più piccoli è inestimabile, un dono quindi non facilmente quantificabile.

Inoltre nella stagione 17/18, sempre al Teatro Carlo Felice di Genova, è nato il progetto Opera Land, così ne parlano gli ideatori: “Abbiamo creato una formula per i più giovani per avvicinarli ad uno dei pilastri della nostra cultura, l’opera lirica, per cui siamo famosi in tutto il mondo e che per primi dobbiamo conoscere. Collaborando con le scuole diamo a tutti le stesse possibilità, questo è molto importante” dichiara Fabiola Di Blasi.

Per avvicinare i ragazzi all’opera, dobbiamo cercare di avvicinare anche l’opera ai ragazzi. Abbiamo deciso di cominciare il nostro percorso col Don Pasquale di Donizetti, un’opera che tratta in modo scanzonato delle incomprensioni tra generazioni diverse. Ai giovani sembrerà di vedere in scena sé stessi alle prese con insegnanti, genitori e anziani; vogliamo mostrare loro quanto l’opera possa essere vicina alla nostra quotidianità” dice Luca Baracchini.

Non è ancora stato reso pubblico il progetto per la stagione 18/19, ma non mancheremo di segnalarvelo. Ogni progetto infatti, rivolto ai più piccoli, produce gli appassionati di domani, che insieme agli esecutori, rappresentano la linfa senza cui la musica cesserebbe di esistere.

Martina Ferrarini