Titta Ruffo pseudonimo di Ruffo Cafiero, nasce a Pisa nel 1877.

Giovanissimo dopo pochissime lezioni col M. Persichini studiò come autodidatta a Milano. Dopo un’audizione a Roma debuttò in Lohengrin al Teatro Costanzi, a cui seguì una tournée in Sicilia e Calabria. Debuttò a ventidue anni Rigoletto e, dopo la fine della chiamata alle armi nel primo conflitto mondiale, la sua carriera prese il lancio internazionale.

Antifascista, e cognato di Giacomo Matteotti, al seguito dell’omicidio del cognato decise di non cantare più in patria. I fascisti lo dichiararono come sovversivo e si ritirò quindi in Francia come esiliato. Rientrato in Italia per una visita familiare venne arrestato.

 

 

Rolando Panerai nasce a Campi Bisenzio nel 1924.

La sua fu una carriera lunga e brillante che spaziò dal romantico al contemporaneo, durò oltre 70 anni mantenendo sempre il solito smalto. Attivo anche come regista, fu impegnato in produzioni al Carlo Felice di Genova, e come cantante mosse i primi passi a Firenze con insegnanti privati e in seguito nel teatro comunale. Vinse il concorso di Spoleto debuttando in Don Pasquale di Donizetti, la sua carriera vanta esibizioni in tutti i maggiori teatri del mondo, per produzioni contemporanee non ha perso di certo “In partita a pugni” alla Biennale di Venezia, dove cantò egregiamente.

Il suo repertorio fu di circa centocinquanta titoli e in occasione dei suoi novanta anni il Maggio Musicale Fiorentino gli dedicò una serata.

 

Licia Lucia Albanese nasce a Noicattaro nel 1909.

Nasce a Torrepelosa frazione di Noicattaro, e naturalizzata statunitense, debutta a Milano nel 1934 sostituendo all’ultimo la protagonista della Butterfly. Nel 1935 debutta al Teatro alla Scala in Gianni schicchi e da lì la sua carriera esplode. Nel 1946 Toscanini la volle come Mimì per il Cinquantenario di Bohème. La Albanese dichiarò dopo la Traviata con Toscanini che, prima di cantare la parte, si recò all’ospedale a vedere i malati di tubercolosi.

 

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