Carmen è un’opéra-comique di Georges Bizet in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Andò in scena per la prima volta all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente non ebbe molto successo, tant’è che Bizet, morto soli 3 mesi dopo la prima rappresentazione, non poté mai rallegrarsi della popolarità raggiunta.
La protagonista dell’opera è Carmen, una gitana bella e selvaggia che conosce le arti per sedurre gli uomini, divertendosi a farli innamorare. Ama cantare e ballare il flamenco e vuole essere libera di fare a modo suo. Strafottente e volubile, è capace di essere dura e spietata per ottenere quello che vuole. Micaela è l’altro personaggio femminile dell’opera e l’antagonista di Carmen. È una ragazza di 17 anni che, rimasta orfana, è stata accolta in casa dalla madre di Don Josè. Bella e sensibile è anche riservata e timida a modo suo. Ma sa farsi coraggio e compiere gesti audaci quando è convinta sia per una giusta causa. È innamorata di Don Josè e cercherà in tutti i modi di riportarlo sulla giusta via.
Se Carmen rappresenta la passione, allora Micaela incarna la purezza del medesimo sentimento. Due facce della stessa medaglia che possono convivere in un medesimo individuo, ma che qui sono messe agli antipodi. Il vincolo tra le due è Don Josè, un bravo ragazzo di campagna, onesto e di buoni sentimenti. Molto legato alla madre, desidera mettere su famiglia sposando Micaela, ma l’incontro con Carmen modificherà i suoi progetti e il suo destino. Partendo da questi presupposti, non possiamo che visualizzare un triangolo, alla cui base sono presenti le due figure femminili, mentre all’apice vi è il giovane che imprudentemente delinea le sorti dell’opera.