Nella carriera del giovanissimo e prolifico Vincenzo Bellini ha un posto d’onore l’opera I puritani. Nell’ottobre del 1833 il compositore catanese si reca a Parigi e qui entra in contatto con la vita artistica della capitale francese e soprattutto incontra Gioacchino Rossini il quale gli commissiona un’opera per il Théâtre Italien che dirige. E quest’opera, su libretti del conte Carlo Pepoli, è proprio I puritani e i cavalieri, la cui prima si tenne il 24 gennaio 1835 e ottenne un enorme successo. Eccovi la trama!
L’opera è ambientata nell’Inghilterra del XVII secolo, al tempo di Oliver Cromwell, nella città di Plymouth. Il primo atto si apre con la notizia ricevuta da Sir Riccardo Forth che la sua amata, Elvira Valton, figlia di Gualtiero Valton, sposerà l’uomo di cui è innamorata: Arturo Talbo. Quest’ultimo è un partigiano degli Stuart e, prima che il matrimonio abbia inizio, riconosce in una prigioniera catturata dallo zio della sua sposa Giorgio, la spodestata regina Enrichetta Maria di Francia. L’uomo, facendo travestire la regina da sposa grazie al velo che Elvira per gioco le ha posto sul capo, può uscire con lei dal castello senza che venga identificata. I due fuggitivi s’imbattono in Riccardo che desidera sfidare a duello il rivale in amore; ma caso vuole che alla donna cada il velo e venga riconosciuta da Riccardo, cosicché quest’ultimo rinuncia alla sfida e li lascia passare ordendo in questo modo la sua vendetta. Riccardo Forth però non mantiene la promessa di denunciare i due fuggitivi: più tardi, dalle mura del castello dà l’allarme ed Elvira impazzisce dal dolore.