Cari melomani, bentornati sulla mia rubrica a tema storico. Di solito vi parlo del rapporto che lega Opera Lirica e Storia, di come la prima tragga ispirazione dalla seconda per le sue trame, invece in questo articolo vi parlerò della vita e delle opere di una donna, di una compositrice.

Il mondo della musica classica è coronato da uomini, l’opera dei compositori è quella che monopolizza le sale concerti, i teatri di tutto il mondo e quindi, troppo spesso, tendiamo a dimenticare che anche le donne hanno dato il loro contributo alla storia della musica. Si tratta di eccezioni, perché la società fino alla metà del Novecento lasciava pochi margini alla valorizzazione del lavoro femminile ma proprio perché sono eccezioni è giusto ricordarle.

Un problema che ho riscontrato nel produrre questo articolo è la scarsa quantità/qualità di informazioni su queste donne compositrici, la cosa limita molto chi desidera informarsi di più e quindi mi auguro che la ricerca faccia progressi in questo senso e che questi siano divulgati a un pubblico più ampio possibile.

Dopo questa lunga premessa non mi resta che svelarvi la compositrice di cui vi parlerò: la duchessa Anna Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel. Iniziamo con qualche informazione biografica.

 

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