Desidero dedicare questa poesia a questi miei colleghi artisti: alla professoressa Barbara Tabacco, ad Omar Vanzo, a Filippo Tonon e ad Alessandra Gambino. Sono le persone che mi hanno reso la persona che sono oggi e dedico questa poesia a loro con tutto il mio cuore.
ALL’OPERA
Dolce Impeto giaci
nelle righe e nella voce.
Grazia a te che placi,
allo spirto nostro, con pace.
Odo ancor il Prence,
figlio tuo: non taci
la tua voce ch’è altrice
d’amor m’è come baci.
Dolce Arte rimembro te
che ancor vivi in me.
Massimiliano Mazza