Signore e signori, oggi abbiamo il piacere di avere qui con noi una grande Diva dell’Opera. Appassionata, colta, devota, la nostra ospite è davvero uno di quei personaggi indimenticabili che si porta nel cuore per sempre. Signore e signori, è con immenso piacere che vi presentiamo Floria Tosca!

1) Floria Tosca ti ringraziamo per averci concesso questa intervista in un momento in cui sei così popolare. Infatti, poche settimane fa, sei stata protagonista per la prima volta dell’apertura della Scala, trasmessa in diretta, con quasi tre milioni di telespettatori televisivi. Come ti fa sentire questa tua prima esperienza?

Buongiorno a tutti signori, sono contenta di aver trovato il tempo per questa chiacchierata informale, ogni tanto ci vuole. Essere trasmessa in diretta televisiva è stato emozionante, frastornante, incredibile. Non sono un’artista di primo pelo, sono una donna matura che ha recitato più e più volte il suo ruolo, ma aprire la stagione della Scala è stato un sogno inaspettato. Mi è mancato il respiro quando ho saputo che avevamo conquistato quasi tre milioni di telespettatori. Ancora adesso, se ci penso, rimango senza parole, sapete noi teatranti non siamo abituati ad avere a che fare con un pubblico così vasto tutto insieme.

2) Vivi nella città Eterna, Roma, raccontaci, quella dura notte a Castel Sant’Angelo.

La cornice di Castel Sant’Angelo ha reso tutto più magico ma anche più straziante. In quella notte, che ancora oggi mi sembra infinita, ho affrontato tante sfide, tante emozioni e purtroppo anche la fine della mia vita. Quando son giunta lì dopo aver ucciso Scarpia, quasi tremavo, avevo paura per il peccato che avevo commesso ma l’emozione di rivedere Mario e di dirgli che saremmo riusciti a fuggire insieme era più forte. Oh se sapeste quando si sono incontrati i nostri sguardi! Ho sentito il cuore riempirsi d’amore e cancellare tutta la disperazione, il peccato e la paura che vi albergavano. Quell’ora passata con Mario è stata bella, piena di speranze e di sogni lasciati fuori dalle mura del Castello, credevamo davvero che ce l’avremmo fatta. Mi si è straziato il cuore quando ho capito che quel maledetto di Scarpia aveva mentito, quando ho visto il corpo di Mario a terra è come se fossi morta anche io. Non ho avuto il tempo di piangerlo perché poi son arrivate subito le guardie, pronte ad arrestarmi e a farmela pagare, ma si son sbagliate, non mi avrebbero avuta mai.

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