Carissimi lettori, per questo numero speciale abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso, non solo rivolto a chi ci legge e ci sostiene, ma anche a tutte quelle persone che vivono e lavorano d’arte. Gli ospiti che abbiamo invitato oggi, e che così gentilmente hanno accettato, sono qui per dare un messaggio importante di conforto e di unione, per ricordarci tutti che la musica non può morire e che uniti ce la faremo. È con immenso onore che vi presento i grandissimi Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gioachino Rossini, Wolfgang A. Mozart, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Georges Bizet, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni, Richard Wagner, Arrigo Boito, Jules Massenet e Ludwig van Beethoven. Ci teniamo a specificare che, in osservanza delle norme anti-Covid 19, sei Maestri sono qui con noi in presenza, alla distanza di 1,5 m. uno dall’altro e provvisti di mascherina, mentre gli altri sono in collegamento via Twitter.

 

Buongiorno Maestri, inizio col dirvi che è un vero onore essere in vostra presenza e vi ringrazio nuovamente per la disponibilità. È importante per noi tutti, in un momento storico così difficile, avervi qui insieme, per dimostrare come sia necessario unire le forze per poter affrontare le avversità. Non voglio sprecare il vostro prezioso tempo, perciò andrò subito al dunque. Come vi avevo preannunciato, farò a tutti un’unica ampia domanda, alla quale sentitevi di rispondere liberamente. Cosa vi sentite di dire ai nostri lettori e, più in generale, a tutte le persone che lavorano nel mondo dell’arte? Come possiamo superare tutto questo?

 

Giuseppe Verdi: Cari giovani, è così bello vedere il vostro impegno e la voglia di fare. Siamo tutti molto lieti di essere qui con voi oggi perché speriamo che la nostra presenza e le nostre parole possano esservi di qualche conforto. Io, così come son sicuro lo siano i miei colleghi, sono molto colpito nel vedere come debba soffrire la mia cara Italia. Mi duole vedere come i teatri chiudano, le orchestre vengano dismesse, i cantanti si ritrovino fuori dal loro ambiente naturale, insieme a tutte le persone che lavorano dietro le quinte. Io sono qui per dirvi che comprendo le vostre difficoltà, la vostra sofferenza, il senso di disperazione che deriva dall’incertezza. Conoscete tutti la mia storia e sapete che non vi sto mentendo, anche quando i tempi erano più bui non ho perduto la fede nel futuro. Perciò, vi prego, non perdetela neanche voi. La musica è un elemento imprescindibile della vita umana, racchiude la sua essenza e senza di essa non potremmo sopravvivere. Se non potremo allietare la nostra anima con la musica oggi, lo faremo domani. La musica, l’Opera, l’arte e le emozioni da esse ispirate non periranno mai, esse così come il nostro cuore sono immortali.

 

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